lunedì 1 giugno 2009

Google Wave - Mega piattaforma o il primo vero grande fratello del Web


Tra qualche mese il varo vero e proprio è previsto per fine anno Google aprirà le porte ad una nuova piattaforma che rivoluzionerà il modo di comunicare online.

Addio vecchie email il futuro è la comunicazione e la collaborazione attiva e in contemporanea.

Questa è una delle prime foto del progetto web che si trova ancora in fase sperimentale dal team di Google.


Vantaggi: la piattaforma GoogleWave è un insieme di svariati tools open source che permetteranno all'utente che ne usufruisce di poter lavorare comodamente dal proprio pc ottimizzando tempi e costi.

Dalla pagina di presentazione della nuova piattaforma ne vengono individuati 3 che sono:

  • Collaborazione in tempo reale: Gli utenti potranno interagire in tempo reale con la possibilità di poter vedere nello stesso istante il testo digitato dall'interlocutore


  • Naturalizzazione del linguaggio ai massimi livelli: Attraverso l'utilizzo di tools dedicati quali suggestion e spell-ceck si potrà raggiungere una perfezione e una proprietà di linguaggio quasi perfetta


  • Interazione globale con tutti i siti: Google Wave potrà interagire con tutti i siti, le piattaforme di blogging e i vari cms più utilizzati



Svantaggi: un pò prematuro parlare di svantaggi della piattaforma visto che ancora non c'è stata data la possibilità di poterla provare.

Se da un lato la volontà di poter far interagire gli utenti in tempo reale, con la disponibilità di numerosi web tools, rappresenta una evoluzione della comunicazione,

dall'altro lato viene da pensare anche alla nascita di un progetto di tale portata potrebbe essere visto come una sorta di Mega Grande Fratello del web dove la gente (gli utenti in questo caso) possano essere monitorati 24 ore su 24 scovando tutti i possibili dati attraverso gli interventi nelle conversazioni.

Come al solito da grandi fruitori di internet e di ciò che gravita nel web aspetteremo, studieremo e capiremo come utilizzare questa nuova possibilità.

StefanoYesStudio

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